Landini, il consenso di chi non va a votare

Da un pò di tempo Landini spariglia. A me piace, forse talvolta i toni si accendono un pò, ma non parla il politichese, si fa capire. C’è chi lo critica, non gli par vero di avere finalmente qualcuno da bersagliare, accostandolo alle tristi sorti delle sinistre diventate progressivamente ininfluenti per tutta una serie di ragioni raccontate in ampia letteratura.

L’articolo di Huffington post con l’intervista a tal Francesco Piccolo, vorrebbe mettere in evidenza che anche il pensiero intellettuale demolisce le sue idee come “inermi”.

Ho preso il vizio di pesare quello che dicono le persone nei talk show/media vari, in base a quello che penso sia il loro stipendio/guadagno. E’ un esercizio semplice e dà la misura della credibilità delle loro affermazioni. Qui ci si può fare un’idea. Nulla ne sa nè può saperne della vita operaia nè del lavoro a turni, o sulla catena di montaggio. Nulla può sapere di cosa vuol dire conquistare 10 minuti di pausa su 7 ore e mezza continuate

Non ne posso più di questo modo di vedere le cose, di chi parla senza cognizione di causa. SE non bisogna guardare al passato, vuol dire che tra non molto non saranno più pietre miliari per esempio la dichiarazione dei diritti del bambino (1924), o la 13^ mensilità (1937). Esempi distanti, paradossi che prendo a metafora, in questa melassa in cui si fa di tutto per tagliare le radici con la storia, nostra e della civiltà occidentale.

Per non richiamare la nostra Costituzione, già ahimè in via di modifica per ben 46 articoli.Qui un utile blog sulla nostra Costituzione  a mio parere chiaro e comprensibile

Se non bisogna “guardare indietro”, sembra che tutto quello che è stato conquistato sia involutivo. Di questo passo la settimana lavorativa tornerà presto a 44 ore, (tra qualche anno a 48) perchè il futuro dice che “bisogna lavorare di più”, le ferie si ridurranno a 15 giorni “che sono più che sufficienti”, e dopo una settimana di influenza te ne starai licenziato casa “che non c’è bisogno di gente malaticcia”.

Gli esempi potrebbero essere moltissimi. Certo per tutti vale l’imperativo”primum vivere”. Era l’imperativo degli schiavi dell’america del Sud…”primum vivere”, tutto il resto va riconquistato. Landini sa spiegare cosa vuol dire lavorare con dignità, fa bene a gridarlo con forza, che almeno si sappia. Se non ci fosse Lui a tenere memoria chi lo potrebbe fare? Non certo i partiti di nessuna parte politica, in forte crisi di credibilità. Nemmeno i sindacati, protagonisti di alcune sciagurate scelte (come, fino alla riforma Dini 1995, poter andare in pensione con soli 15 anni di lavoro).

Landini è un sindacalista, è vero, proprio per questo secondo me, è il più adatto. Conosce i problemi, ha una proposta per qualche possibile soluzione, soprattutto per la sua storia e il suo stipendio è credibile.

 

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