La Repubblica (af)fondata sul lavoro

E dunque il Jobs Act sta dipanando la sua matassa. Nel PD di Renzi c’è chi l’ha fortemente voluto, chi lo ha firmato convinto, chi controvoglia, e anche chi proprio no. Hanno diritto alle loro opinioni e anche a difenderle se sono in buona fede. Io purtroppo penso che di malafede invece ce ne sia molta. Io la penso diversamente, penso che devono esserci dei punti fermi,  diritti che altri hanno conquistato anche per chi non li ha ma CERTAMENTE li vorrebbe. (ho battagliato a suo tempo tutte le volte che ho potuto e scioperato anche il 12 dicembre). E non si può sostenere la legittimità di una legge per il solo fatto che 8 su 10 sono precari. Sarebbe come dire che siccome tutti rubano allora legalizziamo il furto (un pò ciò che successe con il falso in bilancio berlusconiano), oppure siccome c’è tanta corruzione allora prevediamo leggi che la regolamentino…di questo passo saremo sempre pronti a trovare punti più bassi. E’ il lavoro a dare la libertà, non altro. Ed è il lavoro libero (non schiavo) che dà la dignità. Può darsi che il sindacato abbia delle colpe (anzi sicuramente), ma staremmo meglio senza? Io non credo proprio. Chi li conclude i Contratti di Lavoro, la Confindustria ? Ma dài… Già ora i “fissi”, nonostante il sindacato,non battagliano abbastanza (secondo me), figuriamoci da precari, occhi bassi e catena corta. Io sono anche molto preoccupata da come verrà gestita la sicurezza sul lavoro. Infatti chi si azzarderà a fare osservazioni sul rispetto di norme e presìdi (che si sà costano….) inevitabilmente finirà a casa. Un mio parente di Bologna Carlo Soricelli tiene aperto L’0sservatorio delle morti sul lavoro. controllare per credere. E comunque questo governo prima o poi finirà, ma purtroppo lascierà i danni e poi andrà in oblio come Monti e la Fornero che non si fanno più vedere in giro. Io “speriamo che me la cavo”

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