Chi sono

Donna Modena

Lunga esperienza come Assistente di direzione commerciale e marketing in una importante industria veronese, ora in pensione.
L’impegno per il bene comune inizia nel 1991 con l’attività di volontariato nel WWF locale, ho contribuito alla nascita dell’Oasi della Bora.
Ho fatto parte di vari comitati di difesa del territorio, contro discariche, cave, insediamenti vari spacciati come “valorizzazioni”. Ho fondato una piccola associazione per la riconversione di uno spazio pubblico degradato, che oggi dopo più di 25 anni è un magnifico giardino, il Giardino Magenta.
Anche l’impegno sindacale nasce più di trent’anni fa, da giovanissima ricordo la conquista della settimana da 44 a 40 ore. La difesa dei diritti è stata per me sempre uno sprone alla ricerca di inevitabili compromessi con la parte datoriale. Però la situazione del lavoro negli ultimi 15 anni è notevolmente peggiorata e mi preoccupa moltissimo. Al giorno d’oggi i giovani nemmeno sanno quali sono i diritti conquistati dai loro genitori, come possono difenderli? Va detto che sfruttamento e precariato sono anche una questione culturale, dove piccoli o grandi imprenditori non si rendono conto che, per esempio, ogni volta che sfruttano uno stagista, lasciandolo a casa per poi assumerne un altro, tolgono futuro al proprio figlio o figlia.
Negli anni, la consapevolezza che tutto ciò che accade viene deciso dalla politica, mi porta a fondare nel 2001 il primo Comitato Cittadini per l’Ulivo territoriale. Tre anni dopo il Comitato entra a far parte dell’Associazione per il Partito Democratico di Verona, della quale sarò vicepresidente. La nascita del Partito Democratico il 14 ottobre 2007 è stata per me il raggiungimento di una meta a lungo cercata.
Nel Partito Democratico, pur con difficoltà, ho creduto fino all’arrivo di Matteo Renzi come Segretario. Dopo i suoi primi decreti da Presidente del Consiglio non ho trovato più gli ideali dell’inizio e, con l’approvazione nel 2015 del Jobs Act, sono uscita dal PD.
Il progetto del Veneto che Vogliamo ha però riacceso in me la voglia di partecipare attivamente. Condivido infatti tutti i punti del programma  che mette al primo punto Ambiente e Sanità pubblica, ed ho la massima stima di Arturo Lorenzoni, il mio candidato a Presidente del Veneto.