Dove vanno gli utili del servizio idrico ?

Quando si dice che i privati che forniscono servizi pubblici gli utili se li tengono, qualche romantico crede ancora che sia solo un’affermazione di propaganda. Ecco una dimostrazione di quel che succede alla Acea di Roma la più importante società multyutilities, dopo l’ENEL, quotata in borsa.
Su wikipedia si può verificare la composizione degli azionisti, 51% Comune di Roma, resto società private, (Suez, Caltagirone, altri), quindi sono rimasta stupita dal fatto che, pur essendo il maggior azionista, il Comune abbia deciso di mantenere gli utili alla ACEA stessa, cioè agli azionisti. D’accordo che il primo è lui, ma il 49% è in mano privata e come diceva il triste Andreotti “a pensare male si fa peccato ma ci si indovina”.
Dunque se un’azienda partecipata a maggioranza comunque pubblica NON destina almeno parte degli utili agli investimenti, figuriamoci le aziende a maggioranza privata, come dovranno essere, secondo la legge in vigore, le varie società di servizi che dovranno scendere al max 40% entro il 31.12.2011.
Per questo bisogna andare a votare al referendum del 12-13 giugno e votare SI.

Su wikipedia ho anche scoperto, che il Vaticano non paga le bollette…

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