La guerra si può capire?

Scrivere qualcosa a proposito di guerra è ovviamente impossibile per chi non tratta la materia. E poi le guerre sono troppe nel mondo per tentare un approccio razionale. Tuttavia, di fronte alla nuova escalation tra USA e Russia sulla situazione in Siria mi è venuto qualche pensiero e la voglia di cercare di capirne qualche cosa. Oltre ai media tradizionali che sembravano attribuire inizialmente il crimine al ho trovato questo sito che mette in dubbio da provenienza dell’attacco, e finanche che le immagini trasmesse siano state costruite appositamente per la propaganda “occidentale”. Ma anche Repubblica riporta i dubbi che il colpevole non sia Assad. Il Corriere scrive che in America nessuno chiede le “prove” a Trump, prima di qualsiasi azione bellica. Intanto Israele pare che si sia già attivata senza tante storie. Ho impiegato un pò di tempo per cercare di approfondire questo “casus” ma poi ho desistito… alla fine non si può mai “capire” una guerra, trovare un perchè non ha nessun senso, semplicemente perchè tutti i “perchè” trovati non hanno evitato altre guerre, ma solo cercato alibi. Semplicemente la guerra non si può capire. C’è di mezzo la propaganda, ma come si fa a non farsi sommergere da immagini strazianti o racconti indicibili? E in ogni caso la “propaganda” è sempre stata utilizzata, con i mezzi disponibili in ogni epoca. E’ un’arma inevitabile. Amara constatazione è che il nostro occidente democratico, ha già deciso in passato di avviare guerre appoggiandosi alla propaganda per giustificarle come per l’Irak di Saddam Houssein e la Libia di Gheddafi, senza preoccuparsi più di tanto di cercare “prove”. Le logiche che prevalgono non sono quelle

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