Primi effetti Riforma Fornero

Capita che nell’azienda in cui lavoro sia necessario assume alcune persone per periodi di stagionalià anche abbastanza lunghi. La legge precedente consentiva di assumere anche per alcun mesi e con un rinnovo di altrettanti. Per esempio 5 mesi + 5. Era poi necessario lo stacco di un mese per essere riassunti. Succedeva così che alcune precarie lavorassero per quasi un anno, avessero un mese di ferie e uno stacco di un mese e poi tornassero a lavorare. Rimanevano precarie certo, però spesso dopo qualche anno venivano stabilizzate. Cosa succede oggi con la nuova riforrma ? Che servono 3 mesi di stacco per essere riassunti. Risultato ? Le precarie rimangono a casa tre mesi perdendo così 2 mesi secchi di stipendio oltre a permanere nella condizione di precarietà precedente. L’Azienda risparmia e le altre impiegate si devono sobbarcare il lavoro (ovviamente senza riuscirci in maniera ottimale).
Ecco credo che questo episodio spieghi meglio cosa vuol dire “governo tecnico” fatto da economisti ed accademici, oltre che da banchieri. Gente che non sa nulla di mercato del lavoro nè di precarietà. La Fornero legge numeri, tabelle, grafici ma nulla percepisce di questo mondo.

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3 risposte a Primi effetti Riforma Fornero

  1. Luciana scrive:

    Cara Laura, ma come sono stati bravi questi ministri a fare le riforme – la prima, quella sulle pensioni – poi quella sul lavoro e ancora non ci siamo con quella sulla corruzione –
    Ma che razza di governo e’ mai questo, abbiamo il primato mondiale nell’evasione fiscale, siamo uno dei paesi piu’ corrotti del mondo e i TECNICI metto le mani su pensioni e lavoro senza toccare tutti i veri privilegi . Le regole del lavoro devono valere anche per tutti i politici, non possono farle per una massa di lavoratori poveri, sfruttati, schiavizzati. Non possono lavorare (per modo di dire) due anni e beccarsi i vitalizi da 3500 euro.
    Il sistema finanziario che sposta capitali da una parte all’altra del mondo rovinando milioni di persone non viene minimamente intaccato e il problema della crisi dipende soprattutto e solamente dal sistema finanziario.
    Tutte queste fabbriche spostate in altri paesi per i piu’ svariati motivi (agevolazioni fiscali, costo del lavoro, sfruttamento dei lavoratori) ci dicono una cosa sola – Tutti i finanziamenti che le imprese hanno ricevuto sino ad ora dovrebbero venir restituiti e mai piu’ concessi.
    In Europa le regole del gioco dovrebbero essere uguali per tutti –

    Di tecnici e docenti universitari in Italia ne abbiamo molti, non tutti sono daccordo su queste misure adottate che sembra stiano rovinando sempre piu’ il paese invece di aiutarlo a uscire da una recessione sempre piu’ pesante.
    Se la massa di cittadini e di lavoratori non ha soldi perche’ e’ sottopagata, perche’ paga troppe tasse come si puo’ pensare che acquisti e continui a mantenere in piedi il sistema economico. Tutto si fermera’.

    L’OBIETTIVO PRINCIPALE IN QUESTI ANNI ERA ABBASSARE SEMPLICEMENTE SEMPRE PIU’ LA FORZA CONTRATTUALE DEI LAVORATORI IMPOVERENDOLI, SCHIAVIZZANDOLI INTRODUCENDO SISTEMI ASIATICI E MASSIMIZZANDO COIS’ I PROFITTI DI IMPRENDITORI DISONESTI ED ARRAFFONI.

    IL CAPITALISMO HA FALLITO E LA FINANZA ANDREBBE CONTROLLATA E GOVERNATA CON REGOLE CHIARE E TRASPARENTI – I GRANDI FLUSSI DI DENARO CHI LI CONTROLLA? CHI CONTROLLA IL DENARO NEI PARADISI FISCALI. NON E’ CERTO L’OPERAIO O L’IMPIEGATO CHE SI APRE IL CONTO IN SVIZZERA O ALTROVE. I MILIARDARI NON SI FANNO CONTROLLARE E FANNO QUELLO CHE VOGLIONO.

    ABBIAMO BISOGNO DI NUOVI MODELLI DI SVILUPPO METTENDO AL CENTRO LA PERSONA E L’AMBIENTE E NON L’ECONOMIA

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    • Aparna scrive:

      Volevo evidenziare quteso schema che rappresenta l’equite0 espressa da questa riforma pensionistica studiata da professori e (penso ) collaboratori di pari livello i quali hanno una misura (secondo il mio modesto parere) molto limitata con i numeri e le proporzioni. ( Dal 2016 i requisiti anagrafici stimati, a titolo esemplificativo fino al 2050 circa, sulla base dello scenario demografico Istat – centrale base 2007)FATTO RIFERIMENTO 62 anni ete0 anagraficaANNILavoratori dipendenti privatiLavoratrici dipendenti privateETA Lavoratori Lavoratici indipendente dall’ete0 anagrafica indipendente dall’ete0 anagrafica Se in possesso di un’anzianite0contributiva minima di 20 anni2012 42 anni e 1 mese 41 anni e 1 mese 63 anni2013 42 anni e 5 mesi 41 anni e 5 mesi 63 anni e 3 mesi2014 42 anni e 6 mesi 41 anni e 6 mesi 63 anni e 3 mesi2015 42 anni e 6 mesi 41 anni e 6 mesi 63 anni e 7 mesi2016 42 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 63 anni e 7 mesi2017 42 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 63 anni e 7 mesi2018 42 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 63 anni e 11 mesi2019 43 anni e 2 mesi 42 anni e 2 mesi 63 anni e 11 mesi2020 43 anni e 2 mesi 42 anni e 2 mesi 64 anni e 2 mesi2021 43 anni e 5 mesi 42 anni e 5 mesi 64 anni e 2 mesi2022 43 anni e 5 mesi 42 anni e 5 mesi 64 anni e 5 mesi2023 43 anni e 8 mesi 42 anni e 8 mesi 64 anni e 5 mesi202443 anni e 8 mesi 42 anni e 8 mesi 64 anni e 8 mesi2025 43 anni e 11 mesi 42 anni e 11 mesi 64 anni e 8 mesi2026 43 anni e 11 mesi 42 anni e 11 mesi 64 anni e 11 mesi2027 44 anni e 2 mesi 43 anni e 2 mesi 64 anni e 11 mesi2028 44 anni e 2 mesi 43 anni e 2 mesi 64 anni e 11 mesi2029 44 anni e 4 mesi 43 anni e 4 mesi 65 anni e 1 mese2030 44 anni e 4 mesi 43 anni e 4 mesi 65 anni e 1 mese2031 44 anni e 6 mesi 43 anni e 6 mesi 65 anni e 3 mesi2032 44 anni e 6 mesi 43 anni e 6 mesi 65 anni e 3 mesi2033 44 anni e 8 mesi 43 anni e 8 mesi 65 anni e 5 mesi2034 44 anni e 8 mesi 43 anni e 8 mesi 65 anni e 5 mesi2035 44 anni e 10 mesi 43 anni e 10 mesi 65 anni e 7 mesi2036 44 anni e 10 mesi 43 anni e 10 mesi 65 anni e 7 mesi2037 45 anni 44 anni 65 anni e 9 mesi2038 45 anni 44 anni 65 anni e 9 mesi2039 45 anni e 2 mesi 44 anni e 2 mesi 65 anni e 11 mesi2040 45 anni e 2 mesi 44 anni e 2 mesi 65 anni e 11 mesi2041 45 anni e 4 mesi 44 anni e 4 mesi 66 anni e 1 mese2042 45 anni e 4 mesi 44 anni e 4 mesi 66 anni e 1 mese2043 45 anni e 6 mesi 44 anni e 6 mesi 66 anni e 3 mesi2044 45 anni e 6 mesi 44 anni e 6 mesi 66 anni e 3 mesi2045 45 anni e 8 mesi 44 anni e 8 mesi 66 anni e 5 mesi2046 45 anni e 8 mesi 44 anni e 8 mesi 66 anni e 5 mesi2047 45 anni e 10 mesi 44 anni e 10 mesi 66 anni e 7 mesi2048 45 anni e 10 mesi 44 anni e 10 mesi 66 anni e 7 mesi2049 46 anni45 anni66 anni e 9 mesi2050 46 anni 45 anni 66 anni e 9 mesiI requisiti anagrafici saranno comunque adeguati sulla base dell’aumento della speranza di vita anche successivamente al 2050. In ogni caso irequisiti effettivi risulteranno determinati in corrispondenza di ogni adeguamento sulla base dell’aumento della speranza di vita accertato a consuntivo dall’Istat.Se leggiamo bene da questa tabella si evidenzia che nel 2050 si potre0 andare in pensione anticipata con 46 anni di contribuzione. IO come tanti LAVORATORE PRECOCE sono del 1960 ho iniziato ha lavorare nel 1975 al 31/12/2011 ho 36anni e 2 mesi di contribuzione versata. Quindi leggendo questa tabella raggiungerei ( se non perderf2 il lavoro ) i requisiti richiesti nel 2018 con 42 anni e 10 mesi. Fin qui tutto in regola ( si fa per dire ) se non che, io nel 2018 avrf2 58 anni e quindi stando alle regole pensate dagli esperti ( non ho 62 anni.) sarf2 penalizzato – 5 / 6%. Se invece non voglio essere penalizzato dovrf2 lavorare fino al 2022 per un’ete0 anagrafica di 62 anni portandomi quindi ha versare contributi che saranno pari a anni 47 I contributi che IO verserf2, neanche 27 anni dopo saranno previsti. Ho parlato in prima persona nell’esporre il problema, ma penso come me ci saranno parecchi altri. Nessuno di lor signori si e8 sognato di evidenziare quteso piccolo conteggio agli illustri professori ???? . Ha dimenticavo tanto i penalizzati siamo noi.Distinti Saluti

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