Art. 18, dubbi e certezze

Si sviluppa anche su FB il dibattito sulla possibilità di rivedere le norme che regolano il mercato del lavoro. Io in occasione del referendum Fiat già mesi fa riprendevo l’argomento. Ma nel marzo 2010 inserivo questo post, che ho riletto e che torna estremamente attuale
Inserisco questo articolo di Clericetti con un paio di miei commenti che riprendo più sotto
Stasera ho seguito Ichino su LA7, e mi ha fatto piacere sentire che anche per lui comunque bisogna PRIMA implementare le tutele, il salario minimo, la compartecipazione delle aziende, la ri-professionalizzazione, ecc. e poi si potrà ragionare sulla flessibilità dei licenziamenti.
Resto della mia idea, cioè sediamoci, prendiamo la proposta (ce ne sono anche altre) punto per punto, vediamo quali nodi si devono snodare. Ci vogliono mesi per questo, ma soprattutto ci vuole la volontà “politica”.
Concordo anche con Bersani che non è proprio il caso di partire dalla coda.
E concordo anche con la Camusso che sostiene che l’unico modo per ottenere un risultato immediato (ma strutturale) è quello di far costare di più il lavoro precario, come del resto avviene nei paesi dove la possibilità di licenziare è normata diversamente.
E concordo anche con la Fornero che aggiusta il tiro

Tutta sta concordia….sarà che è Natale ?

OSSERVAZIONI ALL’ART. DI CESARETTI
1) …………Lo Statuto dei lavoratori si applica soltanto nelle aziende che abbiano più di 15 dipendenti, quindi riguarda circa la metà dei lavoratori dipendenti. E’ stato affermato più volte, in passato, che questo costituisce un freno alla crescita dimensionale delle imprese, che è uno dei problemi della nostra economia. E’ semplicemente falso: se così fosse, si dovrebbe riscontrare una discontinuità nel numero delle aziende per classe dimensionale, con un addensamento appena sotto i 15 dipendenti (quelle che “non crescono” per non ricadere nell’applicazione dello Statuto). Invece nessun dato conforta questa affermazione. Quanto ai licenziamenti per motivi economici – cioè perché l’azienda è in difficoltà – si possono fare eccome, come tutti purtroppo hanno potuto constatare specialmente da quando è scoppiata questa ultima crisi. QUESTA E’ UNA IMPRECISIONE, I LICENZIAMENTI PER MOTIVI ECONOMICI SONO DI TIPO COLLETTIVO E NULLA CENTRANO CON L’ART. 18 CHE E’ UNA TUTELA INDIVIDUALE

2) …………..Che cosa se ne può concludere? Che i 46 nuovi tipi di contratti “precari” non hanno generato una creazione di posti di lavoro (quelli li crea la crescita, non le regole contrattuali), ma hanno solo sparpagliato su più persone pezzi di lavoro peggio retribuito ed assistito.

Ma almeno, questo grande aumento della flessibilità nell’uso del lavoro è andato a vantaggio della competitività? Anche in questo caso la risposta è negativa, come tutti sanno. Peraltro, è anche noto che la produttività delle imprese è direttamente correlata alla loro dimensione, ossia sono le più grandi ad essere più produttive. Le più grandi: ossia quelle in cui si applica lo Statuto dei lavoratori con il suo bravo articolo 18.
QUI NON SONO MOLTO D’ACCORDO, BISOGNA INTENDERSI SUL CONCETTO DI PRODUTTIVITA’. CI SONO AZIENDE PICCOLE E MEDIE CHE SONO SENZ’ALTRO MOLTO PRODUTTIVE, DIPENDE DAL MANAGEMENT, DAL SETTORE IN CUI OPERANO, DAL MERCATO E DALLA CONCORRENZA. CI SONO ANCHE GRANDI AZIENDE CHE PRODUTTIVE NON SONO PER NIENTE – E CHE PAGANO COMUNQUE I DIRIGENTI OLTRE QUALSIASI LIMITE RAGIONEVOLE, CON BILANCI AMPIAMENTE IN PERDITA. MI VIENE IN MENTE UNA SU TUTTI ALITALIA, O UNICREDIT, MA ANCHE LA BATTISTERO DI PARMA AZIENDA MEDIA IN FORTE CRISI, CON SPECULAZIONI E VICISSITUDINI INDIPENDENTI DALLA PRODUTTIVITà DEI LAVORATORI, O LA GLAXO CHE “GUADAGNA L’11% MA MENO DI QUELLO CHE SI ASPETTANO GLI INVESTITORI /FONDI PENSIONE – E QUINDI CHIUDE L’ATTIVITA’…..IN QUESTA LISTA UN ELENCO DELLE AZIENDE IN CRISI, E ALCUNE SONO PROPRIO GRANDI

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14 risposte a Art. 18, dubbi e certezze

  1. Pingback: Discussione su riforma mercato lavoro « Laura Tarantino

  2. Sherlyn scrive:

    Apprneatly this is what the esteemed Willis was talkin’ ‘bout.

  3. Attention Younger Workers: Your Retirement Is At Stake, Too   By New Hampshire Labor News | October 27, 2012 – 10:00 am | Labor, Politics, Union Together We Can Fight Back Against The Attacks On Labor, Share This Message…Pin It Cross posted with permission from SEIU 1984 / SEA

  4. http://www./ scrive:

    disse:Oi Ju :)Adorei seu post. Concordo, acho que essa modinha de vampiro já passou, hoje em dia virou febre e despertou um fanatismo que eu, sinceramente, não compreendo nas adolescentes.Confesso que meus livros favoritos não são os de aventura, mas gosto de autores que inovam (e parece ser o caso da Michelle Paver).O novo lay ficou muito fofo, bem simples e arrumadinho *-*Beijo!

  5. http://www./ scrive:

    Kejt8 / Ta sukienka jest z jedwabiu. faktycznie cudo, no i cena odpowiednia – 450PLN. Ale myÅ›lÄ™, że za taki projekt warto. I jakość też na pewno Å›wietna, a taki fason bÄ™dzie pasować na mnóstwo innych okazji.

  6. http://www./ scrive:

    I have crafted for many years and believe you can never get a return for the time you put into a project, not matter how big or small or what it is! You can re-coup materials but the time is never adequately rewarded. That is where love comes into it!

  7. You know, if Dennis keeps this up, we can soon have the first Gunnie Runway Fashion Show and Blogshoot!"Next here's Jay sporting the Ostrich Skin Holster for the M+P. Notice how it contrasts nicely with his Kilt. For Fall Wear, one would be hard pressed to…."

  8. Trop chouette journée au top du top sous toutes les coutures…Bravo à vous deux …Biz et à très bientôt… certainement,AlinePS : je ne savais pas que Delphine est ton amie ? Hi hi hi…

  9. http://www./ scrive:

    I use RSS and could never aggregate so much information in a useful fashion without it; at least until something I can’t imagine comes along and does it better.

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