Baby pensionati ? Si grazie

La questione è annosa ed è stata affrontata da tutte le parti, riuscendo però a porvi rimedio solo a partire dalla famigerata riforma Dini. Di fatto c’è tuttora chi è andato in pensione nel settore pubblico anche a 39 anni, con solo 15 anni di lavoro, e a volte anche meno. Persone che poi in massima parte si cercavano altri lavori più o meno in nero.
Ora è evidente, e lo è sempre stato, che pagare queste pensioni sarebbe diventato insostenibile per il sistema e tuttavia non si può cancellare la pensione a chi l’ha avuta.
Però si può responsabilizzare costoro che non possono far finta di niente e godersi tranquillamente il loro privilegio sulle spalle di tutti gli altri. Io penso che la maggior parte siano brave persone che hanno, diciamo così, avuto fortuna. Un mio conoscente ex militare dell’aeronauta, andato a suo tempo in pensione a 46 anni, mi ha detto che capiva benissimo la sua situazione di privilegio e che però non vedeva una soluzione: anche nell’ipotesi visionaria di rinunciare alla pensione, oggi a 62 anni è impossibile rientrare nel mercato del lavoro, e di qualcosa bisogna pur vivere.
Rientrare nel mercato del lavoro certo è impensabile però io un proposta alternativa ce l’ho:
Io Stato ti ho favorito in anni in cui ciò era possibile, ora che lo Stato ha bisogno di aiuto, ti chiedo di dare una parte del tuo tempo allo Stato, dedicandoti a tutte quelle attività di volontariato a sostegno di bambini, anziani, malati e non autosufficienti, e non ultimo il recupero ambientale, dove lo Stato non riesce più a dare risposte.
Cioè restituisci due ore al giorno di lavoro gratuito per il tempo che ti rimane da ora fino a 65 anni. Recati nel tuo comune dove potrai scegliere orari e associazioni e dove verrà certificato il tuo lavoro gratuito che ti consentirà di mantenere il tuo attuale privilegio.
Se fossi una privilegiata (cosa che non sono dovendo io lavorare 41 anni e 6 mesi e almeno fino a 59 anni), additata tra l’altro come responsabile delle disgrazie economiche del mio paese, (sapendo che in parte è vero) penso che ad una proposta di questo tipo farei fatica a dire di no.

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26 risposte a Baby pensionati ? Si grazie

  1. Mirco scrive:

    Cara Laura,
    ho letto con interesse il tuo post e da neo pensionato (non baby) ti rispondo.
    Personalmente sono refrattario al condizionamento delle persone.
    Costringere una persona ad andare in pensione a quasi 70 anni o di obbligarla a a fare qualcosa di alternativo, mi sembra troppo.
    Credo che ogni persona possa, nel limite del possibile/ragionevole, essere libera, ad una “certa età”, di decidere di smettere di lavorare senza sentirsi un parassita.
    Prima di esprimerti la mia proposta vorrei spezzare una lancia a favore di coloro che sono anditi in pensione a 39 anni.
    Per primo mi viene da pensare che pochi degli indignati si sarebbero sottratti a questo beneficio.
    Ti faccio un esempio “vero”:
    Nel 1992 la mia ex moglie (infermiera) andò in pensione con 19 anni e 6 mesi di anzianità retributiva (aveva 39 anni) e percepì la grossa cifra di 750.000 lire mensili.
    Nello stesso periodo una sua collega di 54 anni andò in pensione con 35 anni di anzianità (a quel tempo TUTTI potevano andare in pensione con 35 anni di anzianità) percependo una pensione di 1.180.000 lire (aveva lavorato di più).
    Presupponendo che tutte e due abbiano una aspettativa di vita di 80 anni, la mia ex moglie percepirà la pensione per 41 anni, mentre l’altra solo per 26 anni.
    Moltiplicando la pensione per il numero di anni, lo stato (in maniera molto semplicistica e approssimata, che rende però molto l’idea), la mia ex moglie sarà costata allo stato l’equivalente di 399.750.000 lire (41x13x750.000) l’altra invece 398.840.000 (26x13x1.250.000).
    La differenza di costo allo stato è minimo!
    Bisogna pertanto chiedersi QUANTO guadagnano questi baby pensionati, prima di crocifiggerli.
    Il problema nasce quando questi “baby pensionati” lavorano ancora sottraendo il lavoro ai giovani e magari non pagando le tasse.
    Alcuni baby-pensionati, per esempio sono baby solo nell’età, ma non nei contributi versati (dallo stato): grazie a “strane” regole risultano aver lavorato 35 anni quando in realtà hanno lavorato solo 25, ma la pensione la prendono intera.
    Ecco infine la mia proposta pensionistica semplicissima e “libera”:
    Arrivati a 60 anni tutti, uomini, donne, privati o pubblici, possono (se vogliono) andare in pensione, l’ente eroga la pensione in base agli anni di anzianità ed ai contributi versati in base a dei parametri che vengono periodicamente variati in base all’aspettativa di vita e a problemi di “cassa”.
    Se vuoi andare in pensione prima, ti pago di meno, alla fine lo stato ha speso uguale e saranno i giovani lavorando che verseranno i contributi.
    A 60 anni credo che per tutti sia importante avere la possibilità di scegliere di lavorare o di (magari con meno soldi) andare in pensione, per dedicarsi a tempo pieno a se stessi, alla propria vita, visto che come dice Silvano Agosti, ne abbiamo una sola.

    • laura t scrive:

      Nel ragionamento manca una parte: quanti contributi ha versato allo stato la sig.ra che ha lavorato 19 anni rispetto a quella che ne ha lavorati 35 ?
      Può darsi che dal lato della spesa la cifra finale sia simile ma certamente una signora ha versato circa la metà dei contributi dell’altra, per cui la differenza di costo dello stato non può essere lo stesso, ma il doppio.
      Rimane inoltre a mio parere l’immoralità di percepire soldi senza fare nulla, sulle spalle di altri che lavorano, e che secondo me dovrebbero riconoscere il loro stato di privilegio e contribuire ad un nuovo senso civico e di solidarietà sociale.
      Sulla proposta di libera scelta dei futuri pensionandi posso anche essere d’accordo

  2. Ernesto scrive:

    Perché c’erano le pensioni baby? Uno dei motivi era quello di consentire un rapido turn-over che permetteva ai giovani di entrare nel mondo del lavoro (erano anni di alta natalità).
    Oggi ci sono meno giovani ma il mercato del lavoro è ingessato e purtroppo anche a 60 anni spesso non è possibile andarsene in pensione.
    I contributi che vengono attualmente versati bastano a far rimanere buoni i conti dell’INPS e rinfacciare alla gente di essere andata in pensione troppo presto non ha molto senso.
    Sarebbe più opportuno cercare di togliere i privilegi e le disparità che ancora esistono a vantaggio di alcune categorie!

    • laura scrive:

      Io non sono così sicura che i contributi che vengono versati ora bastino, anzi sono sicura del contrario. Non mi fido di ciò che ci raccontano. Altrimenti perchè si sarebbe passati dal sistema contibutivo a quello retributivo ? E poi ancora tra finanziarie e revisioni varie, sono stati diminuiti i contributi ? E poi perchè si è costretto i lavoratori a finaziarsi una parte della pensione con i fondi integrativi? Ed inoltre tutti i lavoratori precari, di cooperative, a progetto ecc. hanno versamenti molto, molto bassi, e le loro pensioni saranno molto, molto basse. Come mai ?
      Non si tratta di rinfacciare sterilmente ai baby pensionati la loro condizione. Dico solo che se paghiamo da decenni 531.752 persone per non lavorare, ora non possiamo più permettercelo. http://www3.lastampa.it/domande-risposte/articolo/lstp/426965/
      E la mia proposta di restituire un pò di privilegio mi pare non sia insopportabile. Questo non toglie che molte altre categorie meritano di essere revisionate, a partire dalla classe politica. Ma non solo. Infatti le cifre spaventose che guadagnano alcuni manager “privati”, sono comunque deleterie per i cittadini. Cioè se un banchiere come Profumo percepisce una buona uscita (per non parlare dello stipendio) di 40 milioni di euro, io sono sicura che nelle spese per il conto corrente Unicredit, in quota parte quei soldi glieli ho pagati io. E di esempi così ce nè moltissimi

  3. Luciana scrive:

    Grazie Laura per darmi l’opportunita’ di parlare della mia pensionata, anch’io sono andata in pensione con 19 anni e 6 mesi di lavoro – ora prendo 740 eruo
    perche ho dovuto scegliere di andare in pensione:
    – non c’era il aprt-time
    – non c’erano le badanti
    – non avevo una rete famigliare
    – avevo una madre di 84 anni che viveva con me e di cui mi prendevo cura
    – avevo un bambino di 3 mesi
    – avevo un marito che per lavoro stava spesso assente anche per mesi
    per fortuna ho potuto e dovuto scegliere questa opzione altrimenti non ce l’avrei fatta a reggere alla fatica.
    Ora sono una pensionata povera – avrei preferito guadagnare il doppio e avere servizi di aiuto per il lavoro di cura e assistenza e per il lavoro domestico (roba da paesi civili)
    Ora devo cercarmi un lavoro per arrotondare e ho 57 anni – Avevo trovato un contratto co.co.co – lavoravo anche 12 ore al giorno, senza regole, senza tutele e guadagnero’ forse 5 euro l’ora su cui paghero’ le tasse – Mi pagheranno tra 4 mesi – Non penso sia indecente che una pensionata baby cerchi un lavoro per sopravvivere e contribuire al bilancio famigliare. E’ indecente che lo stato faccia pesare tutto il lavoro di cura e assistenza e il lavoro domestico sulle donne senza offrire opportunita’ di servizi di sostegno al lavoro famigliare di qualita’. Quante saranno le donne povere?????
    Ho dedicato 20 anni al lavoro e 20 anni alla famiglia facendomi carico di tutto
    Il lavoro della casalinga e’ un lavoro faticoso, non riconosciuto socialmente , non hai ferie, non hai tempo per te e non vali niente –
    Appena andata in pensione mi insultavano, mi davano della parassita – in ufficio mi divertivo molto piu’ che a casa a pulire, lavare, stirare, fare la spesa, accudire ed essere sempre a disposizione perche’ in pensione. Altro che pensione, vorrei andare in pensione dal lavoro casalingo –
    Se penso alle insegnanti che lavorano 18 ore e hanno tre mesi di ferie e’ come se io avessi lavorato 40 anni – pensa che una volta c’erano pensionate baby quasi tutte donne, quasi tutte insegnanti che ricongiungevano il periodo dell’universita’, lavoravano un paio d’anni, facevano un paio di figli e sommando gli anni dell’universita’ ricongiunti , le maternita’, e qualche anno di lavoro andavano in pensione con l’indennita’ integrativa non ridotta come la mia ma intera dopo 14 anni e 6 mesi lavorati 18 ore a settimana e non 40 e con ferie estive 3 mesi, Natale, Pasqua.
    Ora ci sono giovani ministre che con una legislatura andranno in pensione prendendo 1600 euro –
    Ci sono poi persone che hanno ricevuto alloggi a cinquanta euro al mese per tutta la vita – invece di pagarne 800 di affitto – e’ quasi una pensione o sbaglio???
    Ci sono persone che non pagano l’ICI come per es. la Chiesa
    Ci sono persone che non pagano le tasse come per es.: i miliarfari
    Ci sono persone che hanno deciso che i guai dell’Italia li hanno provocati i pensionati baby e non le Banche
    Ci sono persone che stanno cercando di mettere gli uni contro gli altri
    Una guerra tra poveri

    • Elisabetta Tolone scrive:

      Signora Luciana che non ci fosse il part time nel pubblico non è vero. Prova ne erano le sue colleghe delle poste che se ne andavano a casa alle 14.00 con passeggini e bimbi al seguito (Le ho viste personalmente!). Gli altri problemi ce li avevano anche tutte le altre donne non trovi scuse penose.

  4. laura scrive:

    Cara Luciana, non posso e non voglio entrare nella tua scelta, che è del tutto personale, che comprendo bene. Anche io ho avuto il problema di conciliare famiglia, lavoro, figlia, mutui. Però non ho potuto “scegliere” di andare in pensione. Mi sono arrangiata, lavorando per pagare altre persone. Se non avessi avuto l’opportunità di pensionarti, sicuramente anche tu avresti trovato una soluzione.
    Come nella risposta precedente ad Ernesto insrisco un link che mi pare spieghi bene la situazione e resto della mia opinione, descritta nel post, al di là delle singole situazioni personali.
    http://www3.lastampa.it/domande-risposte/articolo/lstp/426965/

  5. Luciana scrive:

    Cara Laura,
    permettimi di ribattere, quando io ho iniziato a lavorare e potevo scegliere in quale settore orientare la mia scelta ho anche valutato il tipo di contratto che mi veniva offerto comprese le opportunita’ di pensionamento che al momento della mia scelta erano i 14 anni e sei mesi –
    Non mi sono orientata verso il privato che allora retribuiva molto di piu’ ma verso il pubblico perche’ mi interessavano o forse avevo bisogno di altre garanzie vista la mia situazione personale.
    I diritti che pensavo di avere sono stati in parte cancellati con le prime modifiche del sistema pensionistico, non andavo piu’ in pensione con i 14 anni e 6 mesi ma i 19 e sei mesi e non piu’ con la contingenza al 100% ma ridotta.
    Quindi gia’ rispetto al contratto che avevo stipulato subivo uno slittamento di 5 anni ed una riduzione notevole.

    Ora devo anche dire che ognuno di noi ha situazioni familiari talmente differenti da rendere difficile dire come fai tu “Mi sono arrangiata, lavorando per pagare altre persone. Se non avessi avuto l’opportunità di pensionarti, sicuramente anche tu avresti trovato una soluzione.” BRAVA
    Io penso che non ce l’avrei fatta nemmeno economicamente a pagare qualcuno per prendersi cura di un bambino e di un’anziano – Ho scelto in quel modo perche’ anche le mie energie fisiche mi imponevano quel tipo di scelta.
    Ci sono persone che hanno redditi, oppure i nonni, gli zii o qualcuno che li sostiene e li aiuta oppure lo stato che interviene aiutandoli – I servizi sociali quando chiedevo qualcuno per l’assistenza di mia madre 15 giorni l’anno per un breve periodo di vacanza rispondevano che: “chi se non la famiglia deve prendersene cura?” –

    In ogni caso i diritti acquisiti non dovrebbero essere toccati e ripeto quello che ho gia’ scritto nel post precedente e’ come se io avessi lavorato 40 anni
    Un’insegnante lavora 18 ore a settimana ha tre mesi di ferie, Natale e Pasqua. Io lavoravo 40 ore a settimana, poche ferie. Il tempo di lavoro e’ uguale –
    Il mio tempo di lavoro e’ stato maggiore comunque delle politiche e dei politici che con pochi anni ricevono un vitalizio.

    • laura t scrive:

      Sulla questione dei diritti acquisiti si apre un capitolo che probabilmente ci terrebbe a dibattere a lungo. Io mi sono chiesta spesso cosa si uò considerare diritto e ciò che invece è un privilegio. La qualifica di “diritto”, a mio avviso ovviamente, vale per ciò che è per tutti o comunque per tutti quelli di una certa fascia sociale. Ciò che è solo per alcuni si qualifica come “privilegio”. Per esempio per quale motivo il dipendente pubblico ha un tipo di trattamento, diverso dal dipendente privato, e viceversa ? (per esempio 36 ore nel pubblico, e 40 ore nel privato). E tra dipendenti privati come mai i metalmeccanici NON hanno la 14^ e gli altri settori si ?
      Altra cosa sono i servizi, magari ne parleremo in un prossimo post.
      Per sintetizzare penso che ciò che possiamo considerare diritti acquisiti sono quelli che comunque non vanno ad incidere su altri cittadini, come per l’appunto le babypensioni che senza ombra di dubbio pagano persone che non hanno versato abbastanza contributi e quindi tolgono a qualcun altro

  6. Luciana scrive:

    ho letto l’articolo a cui ti riferisci, i dati sono sempre un po’ cosi’, la media delle pensioni di 1500 euro al mese e’ una media calcolata considerando quelli che percepiscono 15000 euro al mese, ora sarebbe interessante invece avere i dati di quelli che come me percepiscono circa 730 euro al mese.
    L’articolo dice che sono quasi tutte al nord. Io ricordo quante insegnanti ho conosciuto che erano mogli di ufficiali dell’esercito e quasi tutte provenienti da Sicilia, Sardegna, Campania e via cosi’. Tutte persone che andate in pensione sono ritornate al Sud. Sarebbe interessante avere l’indicazione precisa della fonte e controllare bene i dati. Riguardo al fatto che chi va in pensione presto gode la pensione per molti anni, sarebbe interessante anche sapere chi va in pensione tardi per quanti anni riesce a godersela, per es: mio padre andato con 70 anni e’ morto a 71.
    Secondo me il pianeta pensioni e’ molto complesso e estrapolare alcuni dati o alcune situazioni quelle che possono provocare reazioni utili per le elezioni forse non ha molto senso, il quadro deve essere completo.
    Avrei preferito i duemilaeuro al mese e poi una ricca pensione ai 730 di pensione. Comunque almeno potro’ sopravvivere. Un po’ di cibo, l’aspirina , forse una stanza.
    Saluti Luciana

  7. laura t scrive:

    Certo che sarebbe interessante andare ad analizzare, ma continuare a guardare indietro non ci risolve il problema di come andare avanti.

  8. Luciano scrive:

    Sarebbe meglio che quando si chiedono sacrifici ai pensionati futuri (giusti perchè l’età si allunga e non ci sono soldi) venissero chiesti gli stessi sacrifici ai pensionati esistenti (anche quelli NON baby).
    Mia suocera è una cara donna e merita tutto dalla vita. Però senza aver mai versato un cent di contributi prende da 15 anni una pensione di reversibilità del matiro ferroviere morto molto più alta dello stipendio di sua figlia. Ovviamente non paga neanche il treno, MAI da 50 anni e poi le ferrovie sono in rosso. Poi non paga i ticket ed ha ogni tipo di agevolazione in quanto anziana. Finchè l’italia ha questi squilibri non andiamo da nessuna parte. Cioè non sono solo i privilegi RUBATI (parlamentari, notai, militari, falsi invalidi, etc..) che ci affossano, ma anche quelli DOVUTI. NON CE LO POSSIAMO PIU’ PERMETTERE.

  9. Luciana scrive:

    E cosa facciamo togliamo le pensioni baby ha chi le ha, pensi che togliermi 740 euro puo’ essere una soluzione? Dovevano dirmelo prima che io facessi la scelta di accettare quell’incarico, magari mi sarei orientata altrove. Ora che opzioni avrei? morire di fame? fare la barbona? Gia’ ho vissuto in uno stato che mi ha costretta a scegliere di fare la casalinga perche’ il sistema di protezione sociale in Italia si basa sulla don na che sta a casa. magari mi vorrai togliere anche la pensione di reversibilita’ se mi capitasse di restare vedova. Forse c’era un accordo nella coppia del tipo “tu che guadagni di piu’ lavori fuori casa, io rimango a casa ad occuparmi di tutto il resto”.

    Stiamo parlando di accanirsi contro una fascia ristretta della popolazione che paga le tasse.
    Se ci sono stati dei privilegi non e’ certo colpa loro o sbaglio, ora non si puo’ pensare di far diventare queste persone ancora piu’ povere perche’ dovrebbero rivolgersi ai servizi per essere sostenute, casa gratis, bollette pagate, medicinali pure, oppure l’alternativa quale potrebbe essere? Magari far pagare chi ha barche da miliardi che battono bandiere di altri paesi? Magari far pagare i commercianti che con l’euro hanno fatto un guadagno eccezzionali impoverendo i cittadini che pagano tasse senza poter sfuggire? Un euro = 1000 Lire – Bel guadagno.
    Oppure mandare a casa questa casta e tutte le altre caste nelel varie amministrazioni ed iniziare a lavorare
    rispettando le persone – meno mobbing – meno puttane qua e la – piu’ serieta’ – piu’ equita’ – una cosa normale. Meno mafia nello stato, nelle provincie e nei comuni. Risparmiamo sulle corruzioni e sulle devastazioni conseguenti per ripararne i danni. Non regaliamo case e palazzi a miliardari.
    Risparmiamo sulle cene, sui pranzi, sulle macchine blu, sugli aerei, sui viaggi di istruzione, sulle cure termali, sulle cure estetiche riservate alla casta.
    Risparmiamo sui vitalizi, sulle doppie retribuzioni, riportiamo le retribuzioni a livelli normali.
    Non si puo’ guadagnare centinaia di migliaia di euro per rovinare un paese.
    Usiamo le tecnologie, riunioni in video conferenza e non al ristorante o in grandi alberghi.
    Risparmiamo sulla costruzione di palazzi inutili e manteniamo bene il patrimonio esistente senza svenderlo. Facciamo in modo che il sistema pubblico funzioni non che venga smantellato in favore dei privati che mirano solo al profitto.
    Facciamo pagare le tasse a tutti non il 5% a chi evade capitali e il 300% ha chi non ha piu’ niente per pagare tasse e sanzioni.
    Facciamo in modo che ghi governa sia competente e non una mignotta o un mafioso.
    Io non ho rubato niente e se godo di questo privilegio faccio parte di una fascia di popolazione che ha semplicemente partecipato a dei concorsi. Se le regole allora erano queste quali colpe ne puo’ avere una che aveva 20 anni. Non avrei dovuto partecipare al concorso??? Avrei dovuto dire io sono la migliore rimango qui a lavorare a costo di schiattare, oppure avrei dovuto fregarmene della famiglia e dell’assistenza e cura e continuare con il mio lavoro godendo di 2.000.000 di lire allora piu’ premi di produzione???
    Mi pento tutti i giorni di non averlo fatto.
    Le donne che escono dal mercato del lavoro non riescono piu’ a rientrare.
    Concludo dicendo che mi sembra di parlare con persone di destra, che non hanno mai fatto il lavoro di casalinga, che sono benestanti, e che pensano che i mali dell’Italia siano i pensionati, soprattutto quelli baby e non le speculazioni e i giochi dei potenti.
    Se potessi tornare indietro fuggirei da questo paese e dal peso del lavoro famigliare e casalingo, lavorerei e mi godrei i frutti del mio lavoro. Quando sei giovane lavorare anche 12 ore ben pagata e’ assolutamente gratificante. Ti permette di avere relazioni, in casa ti relazioni con la padella, ti permette di avere una posizione sociale, alle casalinghe quando chiedi cosa fai sono costrette a dire che non lavorano (in realta’ lavorano sempre), ti permette di avere una retribuzione, di godere di ferie pagate, di bonus, di privilegi quali i viaggi gratis o la palestra o il buono pasto o anche la possibilita’ di svicolare impegni famigliari gravosi (non posso perche’ io lavoro).
    Il lavoro non deve essere un miraggio e deve essere retribuito adeguatamente.
    Il profitto non e’ l’unico obiettivo, quest’ Europa di destra ci vuol far credere che la colpa e’ di pochi poveri che hanno bisogno di aiuti per sopravvivere. La colpa e’ delle banche, di un sistema finanziario senza regole di chi e’ diventato miliardario sfruttando, evadendo, eludendo. esportando capitali, truffando, spacciando.
    E smettiamola di prendercela con i poveracci. E’ troppo facile.

    • Elisabetta Tolone scrive:

      E che opzioni hanno gli esodati che, visto al disastro che ci ha portato il pagamento anche delle vostre pensioni, si sono trovati proprio senza lo stipendio?

  10. Anna scrive:

    Da quarantenne sono convinta che la pensione non la prenderò mai. Capisco che Luciana a 57 anni compiuti abbia difficoltà a trovare una nuova opportunità di lavoro, sebbene in alcuni settori ancora ce ne siano (mi viene in mente il settore delle pulizie in cui si richiede solo la buona volontà). Mi pare assurdo accanirsi su chi percepisce 730 euro mensili di pensione. Al contrario si dovrebbe chiedere un contributo a quei baby pensionati che percepiscono pensioni più alte o che si trovano all’interno di un nucleo familiare in cui vi siano persone titolari di altri redditi, come indennità/rimborsi parlamentari, rendite immobiliari o finanziarie, utili d’impresa, ect.. Certo che a quel baby pensionato che riceve ogni mese una “pensione più alta” e/o che magari dispone, seppur indirettamente, di altre forme di reddito (da immobili, da titoli finanziari, etc.) OGGI SAREBBE EQUO che questo privilegio venisse tolto, ricalcolando la sua futura pensione sulla base dei contributi che ha effettivamente versato, con lo stesso sistema in vigore alla data odierna. Con buona pace forse anche di Luciana…

  11. Luciana scrive:

    grazie Anna, riguardo alla difficolta’ a trovare lavoro a 57 anni devo purtroppo dire che le energie non sono quelle dei venti, dei trenta o dei quarant’anni, sinceramente anche se sono laureata penso che potrebbe essere appetibile fare le pulizie perche’ e’ quasi sempre pagato in nero e pagato molto piu’ di quello che che riusciro’ forse ad essermi guadagnata con un mese di lavoro per il censimento, ho stimato un guadagno di circa 5 euro (spero netti) l’ora sui quali ovviamente paghero’ le tasse.
    Secondo me il poblema sono tutte le rigidita’ che ci circondano, una persona potrebbe lavorare anche fino a settanta se se la sente, dipende dal il tipo di lavoro che svolge. Ci sono pero’ lavoratori che avendo iniziato molto giovani a lavorare e non avendo avuto l’opportunita’ (molto gratificante, anche divertente e interessante) di continuare a studiare fino a trent’anni, che sicuramente hanno tutto il diritto ad andare in pensione molto prima di chi ha iniziato a lavorare a trent’anni. Perche’ il lavoro e lo studio sono entrambi molto impegnativi ma sicuramente non sono paragonabili. Il periodo universitario e’ ricordato come un periodo di impegno ma anche di grande divertimento. Gli stage all’estero, molto interessanti.
    La fabbrica molto meno divertente e decisamente molto faticoso un lavoro alla catena di montaggio.
    Ci sono lavoratori che potrebbero e vorrebbero continuare a lavorare magari part-time e invece sono costretti ad andare in pensione. Altri che non ce la fanno piu’ e vanno aiutati.
    Non manca il lavoro manca solo la voglia di fare meno profitti e di retribuire bene il lavoro, di rendere il lavoro meno pesante, mi sembra che da un po’ in Italia si insegua un modello mediorientale o da terzo mondo – Basta pensare a quanti soldi girano nel no profit, a tutti i finanziamenti ad associazioni di cui non si sa nemmeno come vengono spesi i soldi, nessun controllo. Basta solo pensare a cosa ha fatto Bertolaso con la Protezione Civile. Centinaia o migliaia di persone che lavoravano gratis e miliardi regalati a intrallazzoni di bassa lega. QUESTI SONO GLI SCANDALI –
    Il lavoro c’e’, ce ne sarebbe tanto ma qualcuno pensa che riducendo i salari e riducendo le opportunita’ di lavoro si riesce meglio a schiavizzare le persone. Si pensa anche che tutti debbano lavorare gratis. Il valore del lavoro di una persona e’ dato dalla retribuzione. Solo i ricchi possono permettersi il lusso di lavorare gratis. Viviamo in un sistema dove si scambia denaro non tempo o dove vige il baratto quindi in cambio del lavoro e’ giusto venir retribuiti.

    Chi lavora e guadagna paga le tasse, versa i contributi, crea un sistema economico di ricchezza perche’ spende per beni e servizi.
    Dal 1992 in poi i sacrifici sono stati chiesti ai lavoratori e alle imprese ma per ora e sino ad ora chi ha continuato a fare sacrifici sono i lavoratori. Chi e’ penalizzato ancora e nonostante le lotte per la conquista di diritti e servizi sono sempre le donne ancora oggi si tagliano i servizi impedendo cosi’ alle donne libere scelte – Alle primine della classe, quelle che riescono a lavorare e dedicarsi alla famiglia non posso che dire “BRAVE”, ma ricordate che non siamo tutte uguali, non tutte partiamo dallo stesso punto di partenza.
    Penso che il lavoro sia un diritto dovere, un valore e che lo Stato debba rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di una persona. Penso anche che sia ora di guardare a quel 10% della popolazione italiana miliardaria che non paga le tasse e iniziare a chiedersi come ha fatto a fare tutti questi soldi. Non vedo intorno a me persone oneste che con un lavoro onesto si sono arricchite cosi’ tanto.
    ACCANIAMOCI CONTRO I CORROTTI E I CORRUTTORI L’ITALIA STA SCALANDO LE CLASSIFICHE CON DANNI NOTEVOLI PER LA NOSTRA ECONOMIA.
    Luciana

  12. Luciana scrive:

    Per Luciano,
    il fatto che si dica che non ci sono i soldi,devo dire che io veramente non so se ci sono o non ci sono, per rinfreschi e viaggi ci sono sempre, anche per comperare le Lamborghini per esempio. Non ci sono i soldi per le cose importanti perche’ li vogliono spendere differentemente. Ho sempre sentito dire che il nostro sistema pensionistico e’ in equilibrio, che ci sono grandi disparita’ che non tutti versano i contributi, grande evasione legata al lavoro nero e ad alcune categorie di lavoratori come i dirigenti che sono in perdita. Meno paghi le persone meno contributi versi.
    Rimane comunque il fatto che per valutare e’ necessario essere esperti ed avere tutti i dati.

    Il fatto che la suocera prenda una pensione di reversibilita’ mi sembra giusto perche’ questa donna avra’ sicuramente contribuito con il suo lavoro familiare al benessere della famiglia ed e’ giusto che dopo una vita dedicata alla famiglia si ritrovi con la pensione perche’ ha prodotto un servizio per la collettivita’. Sono soldi che suo marito ha pagato.
    Sicuramente quella signora se avesse avuto alternative avrebbe optato per il lavoro e preferito la domestica e la baby sitter a starsene a casa tutto il giorno a spadellare, pulire, lavare, stirare, spolverare, stirare, aggiustare, accudire, assistere. Di questa mai affermazione sono molto convinta.
    IL lavoro e’ gratificante perche’ retribuito, perche’ ti permette di costruire relazioni, ti da’ la sicurezza di avere una tua indipendenza economica e il riconoscimento del tuo valore. La cosa ingiusta, profondamente ingiusta e’ che ora invece di imitare paesi virtuosi come la Germania dove gli stipendi e i tempi di lavoro sono adeguati, si imita il terzo mondo per permettere maggiori profitti.
    I biglietti gratis delle ferrovie sono una delle tante anomalie. Io vedo epro’ salire tantissimi extracomunitari in autobus senza pagare il biglietto e viaggiare gratis e se sale un controllore controlla me e non loro per evitare problemi e per multare sempre eventualmente chi pensano possa pagare. E mi chiedo come mai questa cosa cosi’ strana , la legge non vale per tutti?
    IN altri settori vi sono sicuramente altre anomalie, non le conosciamo tutte.
    I giovani e meno giovani hanno tutto il diritto a rivendicare pensioni e stipendi adeguati e a ribellarsi alla schiavitu’. Questo non vuol dire che debba esservi una guerra tra generazioni perche’ i padri e le madri aiutano i i figli e i nipoti e da anziani sicuramente non vorrebbero dipendere dai loro figli almeno io non lo vorrei. Rigurado ai medicinali purtroppo gli anziani hanno bisogno di piu’ medicine e piu’ visite, il problema e’ che molte malattie sono legate a problemi economici. in nome dell’economia l’inquinamento acustico, atmosferico, i danni provocati da produzioni industriali hanno sicuramente inciso sulla qualita’ della loro vita e sul loro stato di salute. E’ giusto che vengano aiutati. Il problema e’ non aiutare l’industria farmaceutica con sprechi notevoli.Ti costringono ad acquistare farmaci che non servono o dei quali ne servirebbe una quantita’ limitata, quanti sono i farmaci che siamo costretti a buttare?
    Gli sprechi sono tanti dipende da quali vogliono farci vedere.
    Saluti Luciano, la suocera non ha alcuna colpa, con i soldi che riceve non pesera’ sul bilancio famigliare della figlia ma lascera’ qualcosa in e eredita’ alla figlia e ai nipoti.

  13. Luciana scrive:

    “Il sistema previdenziale italiano, dopo quasi vent’anni di continui e prudenti
    aggiustamenti riformatori, può vantare – a detta di tutti i commentatori più
    autorevoli, e a detta delle autorità europee – una stabilità finanziaria e una
    equità invidiabile”
    […]
    “Negli anni passati i modelli della previdenza si
    cercavano nei Paesi scandinavi: oggi – e possiamo dirlo con soddisfazione
    – è l’Italia a svolgere il coraggioso ruolo di pioniere dei sistemi pensionistici
    moderni.”
    […]

    “Comunque una cosa è certa: l’equilibrio e la stabilità raggiunti dal sistema
    non sono stati conseguiti a scapito delle giovani generazioni”
    […]
    “Legalità vuol dire far emergere dal nero quasi 70mila lavoratori in un anno.
    Per ottenere questi risultati i nostri 1500 ispettori di vigilanza devono spesso
    inseguire nei campi i “caporali” o spendere mesi in attività di intelligence,
    che porta peraltro al successo in quasi l’80% dei casi. Ma quanto potrebbe
    essere più incisiva questa battaglia di civiltà e di legalità se i nostri ispettori
    potessero contare sulle puntuali segnalazioni del territorio, dei Comuni,
    degli enti locali, delle loro risorse di vigilanza?“
    http://www.inps.it/docallegati/Mig/Doc/Informazione/rapporto_annuale/Rapporto_annuale_2010/Relazione_annuale_Presidente_Inps_Antonio_Mastrapasqua.pdf

    • Ines maria scrive:

      Ciao Laura posso mettermi in contatto con te in qualche modo, mi rispecchio nella tua situazione, ho una cosa da chiederti

  14. Maria scrive:

    Per Luciana:
    Con che coraggio osi lamentarti:grazie a quelli come voi io vado in pensione solo contributiva a 60 anni con 700 euro dopo aver lavorato 40 anni!!!
    E non ho ho neanche un marito. 700 non rivalutabili perché col contributivo e se resterò viva ,visto che mangerò male e mi curerò male, anche a 80 anni avrò solo 700 euro al mese. Vogogna! !

  15. ELENA scrive:

    Vergogna vergogna vergogna ! Io lo urlo a tutte quelle che parlano senza sapere cos’e ‘ il mondo del lavoro oggi … Che non sanno che cosa passiamo … Che la iper produttività e’ il Verbo anche in sanità , che devi correre come se avessi 20 anni e ne hai quasi 48 ma te ne senti gia’ 10 in più vista la vita che hai fatto… Io come Maria , andrò in pensione dopo i 62 anni con 42 anni e 10 mesi di contributi … Se le cose resteranno cosi …ma non si sa…. Qui si puo’ solo peggiorare …,Io infermiera prima in corsia , poi in sala operatoria, giorni e notti, turni , domeniche , feste , Natali , Capodanni, reperibilità , guardie, …e il nostro non e’ considerato lavoro usurante , sollevare pazienti di 90 kg tutti i giori, vivere in mezzo alle peggio cose, malattia e sofferenza , e la fortuna che amomil mio lavoro come il primo giorno anche se sono a pezzi …ho due figli , me li sono cresciuti da sola , ero giovanissima quando sono nati, ho sempre lavorato, con la pancia, con il paralatte, i nonni allora erano lontani, non sono mai stata aiutata da nessuno ne con i figli ne con la casa…. Ma di che parlate ?.. Colf , tate … Chi le ha mai avute ?…io li portavo al nido avvolti nella copertina … Avrei fatto la mamma volentieri … Mi sarei goduta i miei figli volentieri…ma la sanita’ privata quella per cui ho sempre lavorato tanti vantaggi non li ha mai dati , spendevo quasi l’ intero stipendio per pagare le rette del nido e dell’asilo…perche’ avendo anche il mio ex marito che lavorava , non avevo sconti, mi veniva applicata la retta massima, portavo pannolini, pennarelli, carta igienica , merendine e tutto il resto, oltre le due rette ….nido, poi asilo , poi scuola materna, correvo e corro come una pazza da 26 anni … e a casa, le pulizie vengono e venivano fatte di notte , stirare fino alle 4 del mattino, avete idea di che vuol dire pulire la cucina stendere in piena notte, controllare i compiti di notte , vedere i figli la sera tardi , non esserci mai, alle ricorrenze, essere la mamma che non c’era mai … pregare Dio che quando non c’ero loro non facevano guai, o frequentavano brutte compagnie …. Quante volte ho sognato di fare la casalinga , di fare la mamma, di avere la casa che non sembra una favelas, non dover fare tutto comunque dopo 8 ore di lavoro, avete idea ? Arrivare alla cassa del supermercato alle 21 con un figlio nel carrello neonato e una nel seggiolino davanti piangenti affamati, averli presi per ultimi all’ asilo e al nido …. E sentirsi dire dalla cassiera ” La prego signora tolga i piselli surgelati dalla guancia della piccina … Sommersa fra la spesa , fatta di corsa, di corsa in tangenziale, di corsa al buio imbottigliata nel traffico, e di corsa a preparare cene in orari improponibili , con un marito che arrivava a casa alle 22 …e io non sono un caso isolato non credo proprio…e ..poi quando i miei figli avevano 9 e 11 anni mio marito si e’ messo con un altra , e io sono rimasta a smazzarmi tutto ANCOR PIU SOLA spese , e guai vari , assicurazioni, bollette, affitti, con i soldi che non bastavano mai …. e crescere due figli sola…. Sono le donne …le tantissime donne separate , divorziate , rimaste a crescer figli e lavorare che si sono accorte della crisi 10 anni prima…quelle come me che non hanno conosciuto riposo ,che non sanno cosa si prova a star sedute sul divano , quelle che come me abusano di farmaci anti dolorifici … PERCHE’ ANCHE IL DOLORE E’ UN LUSSO CHE NON CI SI PUO’ PERMETTERE , NON CI SI PUO’ LAMENTARE , NON CI SI PUO’ FERMARE , AMMALARE …quelle come me che comunque , non sanno cosa sia la salute perche’ l’ hanno persa strada facendo, STRESSSSSS infinito , giornate che cominciavano alle 5 del mattino finivano alle 2o 3 di notte … Dormire nulla …. Tanto le preoccupazioni erano troppe per riuscire a prender sonno …. ora i miei filgi hanno 23 anni e 21 e son cresciuti con una mamma che sebbene tutto era una mamma assente , ma sopratutto sfinita , che non ha mai sorriso , SEMPRE al limite , CON I NERVI A FIOR DI PELLE, sempre allo stremo, e i danni sui figli si sono visti , e il prezzo l’ ho pagato carissimo TROPPO CARO , IL DANNO si e’ visto anche su di loro , una figlia che si ammala di anoressia e che Dio ha voluto graziarmi e farla uscire dal tunnel dopo 4 terribili LUNGHISSIMI anni, in cui si sono spesi tutti i pochi risparmi per garantire cure che nessun PRIVILEGIO MI AVREBBE MAI ASSICURATO..un figlio che per vari motivi non ha mai imparato a volersi bene, che e’ diventato grande senza avere attenzioni perche’ con la sorella in rischio di morte … Non si e’ mai permesso di DIRE IO ESISTO , figli che non si sentono in diritto di esser felici, perche ‘ hanno vissuto un ‘infanzia di MERDA, . lo stress ti fa perdere la salute , per lo stress e le corse infinite mi hanno fatto schiantare in macchina …con due incidenti gravissimi , viva per miracolo , macchine distrutte …. Spese … Assicurazioni alle stelle perche’ comunque avevo sempre torto …. FACEVO E PENSAVO MILLE COSE IN CONTEMPORANEA ….per lo stress ho avuto una depressione maggiore, ma ho dovuto anche negarla , avrei perso il lavoro!!! Avevo gia’ perso l’uomo che amavo …. FORSE SE AVESSI FATTO LA CASALINGA … avrebbe trovato pranzetti, e casa pulita , una moglie sorridente , che non correva al laboro e poi a scuola e poi puliva di notte … E nei WE , FORSE SE AVESSI AVUTO UNA BEBY PENSIONE TUTTO QUELLO CHE MI E’ CAPITATO DI VIVERE NON L’AVREI VISSUTO …io il mio AMATO ODIATO LAVORO me lo sono dovuto tenere stretto con i denti, non ho fatto guerre legali e ottenuto assegni dall’ex … Ero troppo innamorata … L’HO LASCIATO ANDARE A PATTO CHE PROVASSE A RESTARE PADRE PIU’ CHE POTEVA … SEBBENE LA NUOVA FAMIGLIA… mi importava che ai miei figli restasse la figura parterna … LITIGARE FARE ANNI DI DISPUTE GIUDIZIARIE … NON NE AVREI AVUTO TEMPO , FORZA , DENATO il lavoro maledetto, benedetto , quello che ti permette oggi di arrivare al 7 del mese , pagare luce , gas, assicurazioni macchina, il ferro da stiro che si rompe , la lavatrice che perde, il boiler che non va più , perche ‘ SOLA …. TUTTO E’ A TUE SPESE ! Lo dico a te casalinga con Beby pensione , che la domenica mettevi su l’arrosino e portavi i bimbi al parco, mentre io ero a fare i turni in ospedale con i figli soli abbandonati davanti alla TV … Tornavo che aveva no ancora il pigiama erano le 3 bella domenica pomeriggio e non avevano ancora fatto colazione ! Io quel Benedetto lavoro , senza il quale saremmo tutti in mezzo ad una strada…me lo sono dovuto tener stretto SEMPRE Qui qualcuno parlava di pensioni dopo 19 anni …dopo 15 dopo vari sotterfugi 3 … BENE ALLORA MIE BELLE SIGNORE CHE AVETE AVUTO TUTTI QUESTI BENEFICI … ANDATA A QUEL PAESE TUTTE QUANTE …. E STASERA PERDETE IL SONNO PER UNA NOTTE … NON PER una vita come ho fatto io …. Vi auguro a tutte una notte insonne … Pensando a chi non sapeva come pagare il regalo di compleanno del figlio .Io lavoro da 26 anni ..’ tre di lavoro e studio …. Ma non ho riscattato gli anni a suo tempo … Quindi dovro’ ancora lavorare altri 17 anni …. Ma MORIRO’ PRIMA .. … Di questo ne sono certa….senza un giorno di PACE ora che i miei figli sono cresciuti e camminano da se …. So che dovro’ lavorare per mantenerli , perche ‘ per ora studiano… Tanto anche dirgli di cercarsi un lavoro non lo troverebbero …. Ora che i miei figli sono grandi, devo curare i miei vecchi , madre di 80 anni padre di 92 …da anni ammalati con vicissitudini e ricoveri di ogni genere , e cosi a tutto il casino descritto sopra aggiungete il pezzo forte … Quello che deve ancora venire e quello che mi sono gia’ smazzata …i miei genitori che vivono lontani da dove abito e lavoro e quindi per questo si aggiunge anche il disagio di farmi km nella nebbia fitta , o sotto il sole rovente , a consumar benzina , e tempo altro TEMPO della mia vita che non ho …CHE NON HO MAI AVUTO PER ME , mai un massaggio, una giornata di relax un caffe’ con le amoche , IO ME LE RICORDO LE MAMMME …. QUELLE CASALINGHE BEBY PENSIONATE ANDAVANO AL BAR MENTRE IO CORREVO AL LAVORO … MI SCHIANTAVO IN MACCHINA ….loro avevano il tempo,per raccontarsela su … Io ho PAURA A PENSARE AL MIO FUTURO oggi hai fin paura a stare a casa in malattia , SE LO FAI TI ARRIVANO I CONTROLLI le aziende perseguitano i lavoratori , ogni scusa e’ buona per licenziare , anche se hai la colonna piena di ernie protrusioni, e hai già subito un intervento alla colonna, perche’ stare a casa dal datore di lavoro privato e’ visto male , anche se hai una patologia autoimmune , ricorrente recidivante con periodi di riaccensione esami tutti sballati, calcoli renali e relative coliche , sinusiti ricorrenti, infezioni che collezioniamo noi operatori del settore sanitario , perche’ i pazienti ci lasciano sempre un ricordino , specie se sei stressata e hai le difese immunitarie sotto i piedi … e ti senti morta , ma ti tieni stretta il lavoro con i denti , e sul resto della mia salute che ho perso per strada mi fermo perche’ l’elenco e’ troppo lungo … Ma il corpo umano e’ come una macchina …. Se la fai andare a 300 all’ora per anni si sfaccia ! Voi mi invidiate un lavoro duro ,mal pagato, CHE MI HA DATO LE PIU” BELLE SODDISFAZIONI, ho assistito invalidi, anziani, tanti morenti, tanti malati oncologici, ho portato sebbene tutto IL MIO SORRISO …ANCHE QUANDO DA SORRIDERE NELLA VITA DAVVERO NON AVEVO NULLA … eppure entravo in corsia , e portavo il mio sorriso , a chi aveva il terrore negli occhi per una diagnosi infausta, a chi stava per essere sedato, e indotto prima di un intervento e a chi al risveglio voleva sapere com’era andata , se il seno era stato salvato, se avevano trovato metastasi …. E via così tutta la vita …. Un lavoro che ti sveglia alle 5 se e’ di mattina , oppure torni alle 22 ,30… Se fai turno di pomeriggio … Dare una parvenza di famiglia seduta attorno al tavolo a pranzo o a cena era una chimera ….Il rispetto degli orari impossibile … Doppi turni , straordiari , Ne vogliamo parlare ?..SIGNORE BELLE CHE VI LAMENTATE ?…di cosa ??? Io con tutte voi sono davvero furiosa ! Vogliamo parlare che non ho avuto soldi per far ferie per 12 anni di fila …. …. Certa gente parla di diritti …. Ma anatevene afffff….ve lo dico con il cuore in mano Elena.

  16. ELENA scrive:

    P.S … chiedo scusa per i numerosi errori … Risposta scritta di getto … Quasi vomitata e Inviata senza rileggere e correggere per non avere ripensamenti del tipo …. Ma a chi cavolo puo’ mai fregare oggi …. Buona serata a tutti !

  17. Lisa scrive:

    vergogna,una profonda vergogna per chi ancora tenta di mascherare da diritto un vero privilegio,sono laureata e presto mi licenzieranno per tenermi comunque a nero perché l’azienda non ha più risorse,conosco la situazione e non me la prendo perché è già bello che mi tengano.Il tutto per la modifica cifra di 300 euro al mese,devo fare altri tre lavori per arrivare a sfiorare i 6-700 al mese. Ovviamente fare figli non è pensabile né uscire di casa, ormai ho 28 anni e nessun progetto,nessuna speranza,nessuno aspettativa. Mi fa schifo l’Italia,mi fa schifo che la vecchia generazione si lamenti,avete vissuto bene con le vecchie leggi,ora noi ne paghiamo le conseguenze e in più ci sorbiamo i vostri lamenti,mi consola solo il fatto che se sarò costretta a lavorare in nero almeno non contribuirò più a pagare il mantenimento delle vostre inutili baby pensioni, tanto io non ne avrò mai né una tradizionale né una baby

  18. linda cima scrive:

    grande elena, l’8 marzo 2017 e’ dedicato a te e alle donne dell’almaviva che stanno rischiando il posto di lavoro per sempre…
    un abbraccio elena…
    linda cima

  19. linda cima scrive:

    https://www.facebook.com/linda.cima.12
    elena di te ne ho parlato sulla mia pagina facebook…
    tante storie vere, tanto dolore tanta fatica…
    ciao!

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